Cover photo: Lumo Bistrot by YOD Group, ph. Anhelovskyi
Fondato nel 2004, YOD Group è uno studio di design specializzato nel settore dell’ospitalità, che aiuta proprietari e investitori a costruire un’attività di successo focalizzata sull’efficienza dei costi, il ritorno dell’investimento e la redditività. Lo studio adotta un approccio a 360° gradi per creare progetti rivoluzionari, come ci ha spiegato Dmytro Bonesko, direttore artistico di YOD Group.
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Per YOD Group, nessun ristorante, bar o hotel esiste senza un contesto: “fanno tutti parte di un ecosistema generale. Frammenti del contesto culturale, gastronomico, ricreativo e sociale.” Cosa significa a livello progettuale e come questo influenza il vostro approccio a un nuovo progetto?
«Qualche tempo fa, abbiamo definito questo concept, che abbiamo chiamato Teruir Design. Significa che ogni nostro progetto nasce dal contesto: può essere in senso culturale, iniziando il nostro lavoro con la ricerca delle tradizioni locali della regione, visitando laboratori artigianali e musei per comprenderle più a fondo e ripensando le nostre intuizioni per implementarle nel design. Anche il contesto storico del luogo ha una grande importanza: chi viveva in quell’edificio o in quella città e chi ne ha influenzato lo sviluppo. In un certo senso, anche l’aspetto economico è fondamentale, poiché è essenziale conoscere quali nicchie di mercato sono disponibili per trovare il modo migliore di posizionare il nostro progetto».
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Per LUMO Bistrot, la luce è un elemento determinante. Come avete bilanciato il suo ruolo funzionale e decorativo nel progetto?
«Per Lumo, il concept per l’illuminazione si è basato sull’ambiente: il bistrot è un ristorante cittadino vivace, in cui la vita è in pieno fermento e ha quindi richiesto un’illuminazione funzionale ma brillante. La grande lampada su misura sopra l’isola del bar crea un’illuminazione ambientale e funziona come una calamita che attira l’attenzione dei passanti attraverso le vetrate. Abbiamo anche posizionato eleganti lampade sferiche sopra i tavoli, che creano anch’esse una luce d’ambiente. L’atmosfera di Lumo viene mantenuta anche nella scelta dell’illuminazione più funzionale».
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Batoni è un ristorante di cucina georgiana a Dubai, in cui la luce diventa un elemento di accento. Quali sono state le scelte progettuali in questo caso?
«Il concept per l’interior design di Batoni è incentrato sull’uso della ceramica come materiale principale. È possibile vedere piastrelle in terracotta sulle pareti e sul pavimento e anche i piani dei tavoli sono realizzati in ceramica – una sfida nella fase di produzione. Tutta l’illuminazione dell’ambiente è in linea con questo concetto: mette in risalto il materiale da diverse angolazioni per valorizzarne l’unicità.
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Nella sala più interna, il lampadario a soffitto è composto da sfere posizionate all’interno di una membrana traslucida e illuminata. Gli ospiti riconoscono facilmente questa forma come un dolce tradizionale, la churchkhela. Questa soluzione è diventata il marchio distintivo di Batoni.»
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Nel progetto Buddha Bar, come avete utilizzato la luce per creare atmosfera e un senso di intimità?
«Lo spazio senza finestre né luce naturale funziona perfettamente come bar, dove l’atmosfera viene creata grazie a numerosi punti luce progettati con cura. Abbiamo invitato la rinomata designer ucraina Kateryna Sokolova per creare lampadari unici per questo progetto: il risultato sono delle lampade minimal ma di grande impatto, con vibrazioni delicate che uniscono elementi orientali e futuristici.
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Il produttore francese Forestier ha lanciato queste lampade come collezione. L’illuminazione nella grande sala è regolata per creare una sensazione di intimità, anche con tavoli occupati a pochi metri di distanza. Solo la luce può operare questa magia in uno spazio».
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Passando a un tipo di progetto diverso, potresti descrivere il design di Hay Boutique? Come avete utilizzato l’illuminazione per migliorare le aree funzionali e di ospitalità?
«In HAY Boutique Hotel e SPA di Edem Family, abbiamo utilizzato una luce estremamente delicata visto che le persone vengono in questo luogo per rilassarsi e sfuggire al trambusto della città. Abbiamo utilizzato solo materiali naturali per creare un’atmosfera speciale, dove le tonalità cromatiche non contrastano con la natura al di fuori degli spazi.
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La luce è completamente in sintonia con questo concept: è molto soffusa, confortevole e a zone. Mette in risalto le superfici naturali e trasmette una sensazione di accoglienza. Abbiamo creato uno spazio per l’ospitalità in cui i clienti possono recuperare le proprie energie, senza che la luce attiri l’attenzione».