Oggi le Olimpiadi non sono solo un evento legato alle competizioni sportive, ma un fattore di innovazione per il territorio che ospita l’evento. Un esempio virtuoso arriva dal Villaggio per gli atleti delle Olimpiadi di Parigi 2024, un nuovo quartiere residenziale nella zona di Saint-Denis e Saint-Ouen-Sur-Seine: composto da 82 edifici, nel 2025 verrà restituito ai residenti locali per ospitare 2.000 famiglie e 800 studenti.
Lampioni Riciclati per il Villaggio Olimpico 2024
Affidato a SOLIDEO, la società francese di consegna delle opere per le Olimpiadi, il progetto è stata un’occasione per costruire seguendo alcuni principi dell’eco design, ponendo particolare attenzione all’impatto ambientale e alla sostenibilità. L’agenzia TER, responsabile del master plan, ha coinvolto lo Studio 5•5 per garantire il raggiungimento di questo obiettivo.
Un esempio delle scelte sostenibili che sono state prese è il progetto dell’illuminazione pubblica dell’area: 350 lampioni realizzati attraverso il riutilizzo di materiali e sviluppati in collaborazione con CONCEPTO, agenzia di lighting design, e con i designer Alexandre Moronnoz e Sineu Graff.
I pali per l’illuminazione sono prodotti da Aubrilam (quelli in legno) e da Valmont Industry (quelli in metallo). Gli apparecchi di illuminazione sono prodotti da Chrysalis.
Un Esempio di Eco Design per l’Illuminazione Urbana
Partendo da vecchi lampioni e tubi per impalcature, il gruppo ha letteralmente assemblato i pali per l’illuminazione esterna. Un esempio di Upcycle urbano che mostra la possibilità di applicare un design che riutilizza elementi di scarto.
Sono stati realizzati modelli diversi, declinati in due altezze: i lampioni più grandi sono in acciaio zincato mentre i più piccoli in legno laminato accoppiato a traverse metalliche ottenute da tubi da costruzione. L’angolazione della struttura, equipaggiata con sorgenti LED, è stata studiata per illuminare la strada e dare un’illuminazione di prossimità per i pedoni, ma anche per evitare gli alberi piantumati che cresceranno vistosamente nei prossimi anni.
Un progetto pensato per durare oltre la conclusione delle Olimpiadi 2024, un esempio virtuoso che – garantiscono i progettisti – richiede anche una manutenzione minima.