Commissionato dalla direzione dei Musei Nazionali di Cagliari – che oltre alla Pinacoteca comprendono il Museo Archeologico Nazionale, lo Spazio di San Pancrazio, l’Ex Regio Museo e le Cannoniere ottocentesche – il nuovo allestimento per la Pinacoteca Nazionale di Cagliari è stato fortemente voluto per dare nuovo lustro agli ambienti, ormai fermi al primo allestimento degli anni ’90.
L’obiettivo è stato creare uno spazio in linea con gli attuali standard espositivi, tramite la creazione di nuovi setti e teche, dei portali di accesso alle sale, la realizzazione di moderni servizi, una nuova pavimentazione e quindi l’intera illuminazione museale, per la valorizzazione e conservazione delle opere.
A progettare l’illuminazione è stato chiamato l’architetto e lighting designer Michele Schintu, già autore dell’illuminazione di Palazzo Tirso. Il professionista aveva seguito tra il 2019 e il 2020 la prima parte di restauro della Pinacoteca sull’area dei retabli (grandi pale d’altare). Con il suo studio essequadro | p ha quindi concluso il lavoro, progettando e dirigendo anche questi lavori.
Un Progetto Illuminotecnico che Celebra e Tutela l’Arte
Il nuovo sistema d’illuminazione ha previsto l’inserimento di corpi illuminanti speciali, schermati e nella maggior parte dei casi non a vista, dotati di una speciale ottica che permette di ottenere illuminamenti omogenei da distanze molto ravvicinate. La luce, studiata per garantire l’assenza di riflessi sulle opere e la massima uniformità d’illuminamento, ha un’alta resa cromatica.
«Si è deciso di illuminare tutte le opere presenti a parete solamente dal basso per motivi legati anche alle altezze della Pinacoteca e all’inclinazione delle falde», precisa l’architetto Schintu, «che non permettevano di raggiungere delle distanze ottimali dalle opere.
L’illuminazione dal basso vuole anche riprodurre l’effetto luminoso dato dal chiarore delle candele e dei ceri che queste opere avevano originariamente all’interno della Chiesa di San Francesco, nel quartiere cagliaritano di Stampace, edificio ormai scomparso». L’illuminamento è omogeneo e tutti i corpi illuminanti hanno una temperatura colore pari a 3000K e un indice di resa cromatica superiore a 95. Tutto l’impianto luci è gestito da un sistema bluetooth comandabile da tablet.
La Valorizzazione della Pala di San Cristoforo
La Pala di San Cristoforo era originariamente esposta al piano inferiore della Pinacoteca. Grazie a studi approfonditi, sia dal punto di vista strutturale che espositivo, è stato deciso di esporla sospendendola nel vuoto creatosi dalla doppia altezza presente al centro della Pinacoteca. Un espediente espositivo che garantisce piena visibilità al retablo, alto più di cinque metri.
«La sospensione» aggiunge il progettista «è proprio sopra l’ambiente dedicato alle esposizioni di arte contemporanea, in quanto il visitatore, trovandosi a visitare la sala al piano interrato, è portato ad alzare lo sguardo, scoprendo sia l’architettura della Pinacoteca che una visione unica della Pala. Un monito simbolico all’arte contemporanea».
Con l’intervento è stato realizzato anche un video mapping che riproduce in maniera didattica e non storica quello che sarebbe potuto essere l’aspetto originale della Pala, che al suo centro ospitava la statua di San Francesco che riceve le stimmate.
L’Influenza del Colore nel Lighting Design della Pinacoteca di Cagliari
Il colore di fondo delle sale principali della Pinacoteca del piano primo e del piano ammezzato è lo stesso presente in quasi tutte le opere del XV secolo: il verde, in una nuance creata apposta per questi ambienti. Michele Schintu precisa: «Si è notato che il verde è molto presente sia come colore di fondo, sia come colore delle vesti dei personaggi raffigurati. Inoltre una colorazione più scura garantisce un rapporto di luminanza tra l’oggetto illuminato e lo sfondo molto più bilanciato. Ciò permette anche di mantenere livelli d’illuminamento più bassi, perché le opere comunque risaltano immediatamente alla vista».
Le Nuove Teche Espositive
Con il nuovo allestimento è stato anche deciso – su volontà del Direttore Dott. Francesco Muscolino – di progettare e realizzare cinque nuove teche espositive, che hanno un’illuminazione customizzata e miniaturizzata, atte a esporre dell’oggettistica facente parte della collezione d’arte liturgica mai esibita finora.
La nuova pavimentazione in gomma, che sostituisce quella precedente in sughero pressato, permette di migliorare l’acustica e l’aspetto generale della Pinacoteca.