Nel cuore di Milano, tra il Teatro alla Scala e la Galleria Vittorio Emanuele, sorge Palazzo Trussardi, edificio ottocentesco che dal 1996 è sede dell’omonimo brand per volontà del fondatore Nicola Trussardi. A fine del 2022 l’headquarter ha riaperto le sue porte con un rinnovato allestimento curato dagli architetti berlinesi di bplus.xyz e lighting dei milanesi di Studio B612 guidato da Marco e Thomas Rivolta.
B612 negli anni ha consolidato la sua esperienza nel mondo della luce dedicandosi allo sviluppo di concept e progetti di lighting per grandi case di moda a livello internazionale distinguendosi per un linguaggio fortemente legato all’ambiente architettonico.
Palazzo Trussardi: un dialogo tra storia e contemporaneità
Il nuovo concept sviluppato per Palazzo Trussardi, che comprende il flagship store, il caffè al piano terra e il ristorante al piano superiore, mette a confronto e integra la storicità dell’edificio con la contemporaneità: in questo contesto la luce gioca un ruolo fondamentale nella percezione dello spazio e nella definizione delle aree.
Il restauro del manufatto ha consentito di riportare alla luce la struttura dell’edificio nella sua essenza materiale più vera: la rimozione delle superfetazioni e dei layer di cartongesso ha fatto riemergere i rivestimenti originali del palazzo fatti di pareti di marmo e pavimenti in terrazzo, elementi utili per lo sviluppo del concept in ottica di riutilizzo e rifunzionalizzazione.
Le scaffalature specchiate moltiplicano all’infinito lo spazio interno ed esterno come in un caleidoscopio e si pongono in estremo contrasto con i pilastri lasciati al grezzo. Tutti gli elementi di arredo seguono una precisa idea di riduzione dello spreco, in quanto concepiti come smontabili o riconfigurabili.
Il ruolo centrale del lighting design come elemento “strutturale” ed emozionale
Al lighting il compito di scandire gli ambienti e di definire il ritmo del percorso negli interni di Palazzo Trussardi.
Le colonne luminose costituiscono l’elemento fondante del progetto illuminotecnico sviluppato da b612, assumendo il ruolo quasi di elemento strutturale che origina dal piano terra, dove è collocata l’area commerciale, attraversa il solaio del primo piano e si estende fino al soffitto del ristorante.
L’utilizzo dei “tubi” di luce assume un ruolo poliedrico nelle diverse zone dell’edificio, quali spazi comuni, servizi igienici e camerini. Alle colonne luminose è affiancato un ulteriore sistema di illuminazione integrato e nascosto all’interno della griglia metallica del soffitto al quale viene affidato il compito di dare accento e risalto ai prodotti in esposizione.
I due piani sono inoltre caratterizzati da un differente utilizzo della temperatura colore delle sorgenti luminose: una luce più fredda per l’area commerciale e una più calda e intima per l’area bar e ristorante.
Il sistema Warm Dimming e la sua influenza ambientale
La variazione di intensità e colore della luce è conseguita mediante l’impiego di un sistema di controllo del bianco (warm dimming) che consente il passaggio da una temperatura che si attesta sui 4000K per gli ambienti dello store fino ad arrivare ai 1800K per le zone dedicate al food.
Questa scelta progettuale stabilisce un forte dialogo con i materiali utilizzati: la luce fredda enfatizza le superfici metalliche creando un’atmosfera distaccata e neutrale dove il prodotto esposto diventa il vero protagonista. Un mood più rilassato è invece ottenuto nel ristorante grazie ad una luce calda e all’utilizzo di proiettori di dimensioni ridotte, con una sorgente estremamente schermata per evitare fenomeni di abbagliamento.