Cover photo: Young V&A by De Matos Ryan – ph. Shoreditch London ©HuftonandCrow
Uso massimo della luce naturale, illuminazione architettonica d’effetto – con attenzione alla sicurezza – e accorgomenti anti-spreco sono i cardini del progetto di lighting firmato dallo studio Speirs Major Light Architecture (SMLA) per il Young V&A. Il museo, in zona East London, è una filiale del museo di arti applicate Victoria&Albert interamente dedicata ai bambini; l’istituzione raccoglie oltre 30.000 oggetti dal 2.300 AC ai giorni nostri, giocattoli ma anche pezzi di design e costumi pensati per o dai più piccoli.
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Adatto ai ragazzi dai 0 ai 14 anni e ad ingresso gratuito, è stato recentemente oggetto di una generale ristrutturazione guidata da AOC architecture e De Matos Ryan, culminata con la riapertura nella seconda metà del 2023 ed esaltata dal nuovo impianto illuminotecnico.
Il restauro del Young V&A
I lavori per la valorizzazione e il ripristino dell’originaria struttura vittoriana che ospita il Young V&A sono iniziati nel 2019. L’edificio, un prefabbricato di metà ‘800 con base in mattoni e parte superiore ad archi in ferro e vetro; sono state riaperte le grandi finestre, è stato riportato all’originale splendore il pavimento in mosaico. In ottica zero waste – centrale anche nel nuovo lighting – le macerie del cantiere sono state trasformate in piani di lavoro con effetto battuto alla veneziana, e molto del materiale usato per i vecchi allestimenti è stato riutilizzato.
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Cuore del lavoro è la Town Square centrale, grande atrio luogo polivalente da cui si raggiungono le gallerie, il bookshop e la caffetteria, uno spazio sicuro dove i più piccoli possono (e devono) muoversi i completa sicurezza.
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La Town Square del Young V&A: il lighting di Speirs Major
Con particolare attenzione all’accessibilità, il progetto illuminotecnico di SMLA contribuisce a guidare i visitatori nei differenti spazi espositivi, raggiungibili percorrendo la scale elicoidale costruita sul fondo dello spazio, preservando e valorizzando al contempo il tessuto storico dell’edificio. I lucernari della copertura a botte sono stati riaperti; attraverso un accurato studio della luce diurna, SMLA ha scelto il grado di trasparenza dei filtri applicati alle finestre, utili ad evitare abbagliamenti.
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La nuova illuminazione artificiale rivela la struttura del tetto e mette in risalto gli elementi architettonici chiave, fornendo ovviamente un’illuminazione funzionale alla piazza della città quando la luce naturale si affievolisce. I lucernai posti ai lati della piazza sono rimasti oscurati, perché una semplice luce bianca calda si è rivelata ideale per le esposizioni.
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DA SMLA hanno dichiarato: «Poiché l’edificio è un bene storico tutelato, è stata prestata la massima attenzione affinché l’illuminazione non insistesse sulla struttura originale rischiando di comprometterla. È stato progettato un dettaglio di cornicione personalizzato e discreto per ospitare l’apparecchiatura di illuminazione, che comprende due file di Led RGB dimmerabili individualmente per l’illuminazione dall’alto, e morsetti amovibili per l’illuminazione funzionale degli spazi adiacenti».
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L’illuminazione del V&A Young Di SMLA
Un aspetto fondamentale del progetto è stato il riutilizzo e la riconversione del maggior numero possibile di attrezzature esistenti. Gli apparecchi di migliore sono stati reinstallati nella nuova Temporary Gallery.
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Nel basement, un tempo adibito a magazzino e uffici, sono stati ricavate una nuova mensa per le scolaresche e una serie di aule. In questi ambienti la luce naturale è poca, pertanto SMLA ha ottenuto la giusta atmosfera con sospensioni a forma di anello, luci integrate negli armadietti e spot uplight all’interno delle piccole finestre ad arco che si affacciano sul livello del suolo. Ogni stanza è dotata di una semplice interfaccia di controllo per facilitare l’uso e la flessibilità.