Cover photo: illuminations at the patronal feast of Saints Filippo and Giacomo in Diso (Puglia) – Ph. ©Florixc
Le associazioni dei luminaristi di Puglia, Campania, Sicilia, Calabria, Basilicata e Molise hanno candidato le luminarie del Sud Italia a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO. L’iter di segnalazione presso l’agenzia di Parigi (dove ha sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura), portato avanti attraverso il documento dal titolo Parazioni and traditional light displays of Southern Italy, sta procedendo speditamente; in una nota stampa del 3 aprile scorso si legge che il primo step è stato superato.
Luminarie, una tradizione lunga secoli
Immediatamente associate nell’immaginario collettivo a momenti di convivialità, in un certo senso antesignane inconsapevoli dei light festival contemporanei, le luminarie del Sud Italia sono l’espressione del saper fare artigianale dell’area. Architetture lignee che creano giochi di luce policromi, in grado di rendere vibranti anche i più piccoli centri in occasioni speciali come fiere di paese o feste patronali, sono opere uniche realizzate a mano da secoli in botteghe specializzate. Come ha evidenziato il Comitato Promotore, in fase di candidatura sono stati evidenziati «…il valore artistico, la capacità di unire la tradizione del lavoro del legno e del montaggio con la più moderna tecnologia elettronica e il successo che le luminarie hanno ottenuto nel mondo diventando anche testimonial di grandi marchi dello stile, della moda e dello spettacolo».
Storia e tradizione dietro le luminarie
La nascita dei “festoni” ha origini antichissime, perché fin dal Medioevo in occasione di ricorrenze religiose venivano organizzate fiaccolate, le piazze davanti alle chiese e i vicoli circostanti venivano addobbati con candele. Risale al XVI secolo la pratica di creare delle decorazioni più complesse, con corde che reggevano lanterne per rischiarare i centri abitati durante la notte. Le luminarie vere e proprie sono strutture in legno e metallo di varia foggia, ispirate alla natura o a elementi dell’architettura barocca. Rigorosamente fatte a mano, hanno dimensioni ragguardevoli (le più grandi arrivano ai 40 metri di altezza) e sono utilizzate in maniera scenografica per ridefinire le facciate delle cattedrali, per creare gallerie luminose o vere e proprie strutture effimere che durano il tempo delle celebrazioni.
L’unione di tradizione e modernità: le luminarie oggi
Tradizionalmente costruite con armature lignee intagliate che reggono lampade a incandescenza, le luminarie del Sud Italia si sono evolute per assecondare le moderne esigenze legate al risparmio energetico e all’inquinamento luminoso, ma mantengono ancora oggi la loro foggia originale. La rivoluzione maggiore è stata la sostituzione delle sorgenti con Led a risparmio energetico, più performanti, durevoli e che non scaldano. Un’ulteriore attenzione è legata ai tempi di accensione, che vengono temporizzati per evitare sprechi. Le luminarie del rappresentano dunque l’incontro perfetto tra storia e contemporaneità; la strada per il loro inserimento nell’elenco del Patrimonio Immateriale dell’Umanità potrebbe essere ancora lunga, ma non abbiamo dubbi sulla loro valorizzazione!
Luminarie di Salerno, Tropea, Scorrano, Larino e Napoli: tra le più belle del Sud Italia
Tra le più celebri ci sono le luminarie di Salerno, conosciute come Luci d’Artista, un evento annuale che illumina la città dal 24 novembre al 21 gennaio. Questa manifestazione, iniziata nel 2006, trasforma Salerno in un vero e proprio museo a cielo aperto coinvolgendo Corso Vittorio Emanuele e Piazza Flavio Gioia. Le luminarie pugliesi sono rinomate per la loro maestria artigianale, tant’è che Scorrano è considerata la capitale mondiale delle luminarie. Anche le luminarie di Tropea sono note per la loro bellezza. Durante le festività natalizie, il borgo antico si accende di luci, creando un’atmosfera magica che esalta la storicità della cittadina calabrese.
A Napoli, le luminarie adornano le strade durante le festività, in particolare durante il Natale. Famosa è la Via San Gregorio Armeno, celebre per i suoi presepi, che durante le festività si illumina con spettacolari decorazioni luminose. A Larino invece, le luminarie attirano e incantano i visitatori soprattutto durante le festività patronali.