Come anticipato parlando delle maggiori tendenze a Light+Building 2024, la sostenibilità ha un ruolo importante per i protagonisti del settore dell’illuminazione, che lavorano a prodotti sempre più performanti e circolari. Di grande interesse anche l’approccio anti-spreco visto nella progettazione di alcuni stand.
Light+Building 2024: biomateriali, lampade adattive e imballaggi green
La ricerca di materie prime a zero impatto condotta da iGuzzini assieme all’Università di Camerino e il MARLIC-Marche Applied Research Laboratory for Innovative Composites ha portato alla nascita della nuova sospensione Light Shed Linen.
La lampada, che riprende le linee di una proposta già a catalogo, è fatta con un biomateriale derivato dal lino che sfrutta un legante naturale; l’aggiornamento materico permette di risparmiare quasi il 50% di emissioni di carbonio e il 18% di acqua per produrre ogni pezzo rispetto al modello precedente. Innovativo anche il cuore tecnologico dell’apparecchio, controllabile da app o con comando vocale.
Va in una direzione simile IQ LUX, parte del gruppo XAL, divisione che ha come obiettivo il design di prodotti circolari e sostenibili. Il brand utilizza la stampa 3D per sfruttare la versatilità di materiali riciclati e bio, nello specifico il PET rigenerato, l’amido di mais o la canna da zucchero (PLA), in combinazione con legno, cemento o fibre vegetali.
Cariboni riflette sulla temperatura colore della luce e su come essa possa influenzare i cicli di vita degli animali e delle piante che ci circondano. Nasce così Spoon, un sistema per l’illuminazione urbana progettato da Alfonso Femia/AF*Design che, attraverso un sensore integrato o un programma automatico, si adatta alla luce naturale compensandola in maniera corretta.
La riduzione dell’impronta carbonica dei prodotti deve tenere conto di ogni singolo aspetto del loro ciclo di vita, anche del loro imballaggio.
Sempre più aziende hanno adottato (o stanno adottando) packaging plastic free fatti principalmente di cartone, ma stupisce la soluzione di RIDI group che protegge le sue lampade con un tappo di bio-materiale derivato dalla cellulosa e compostabile in venti mesi.
Gli stand sostenibili dei grandi brand a Light+Building 2024
Funzionalità e minimalismo spinto all’eccesso per lo stand di XAL (gruppo che comprende l’omonima azienda, Wever & Ducré, Wastberg e IQ LUX), uno spazio ridotto all’essenziale con struttura a vista, arredi temporanei in cartone e altri riciclati da fiere precedenti.
A terra, la moquette di Object Carpet e verrà recuperata e installata negli uffici di XAL. La drastica riduzione delle componenti ha permesso di movimentare tutti i pezzi con tre camion, rispetto ai venticinque utilizzati nel 2018.
Erco invece ha utilizzato il pavimento della fiera, senza l’utilizzo di ulteriori rivestimenti. Il legno impiegato per costruire lo stand sarà riutilizzato, così come i tessuti stampati utilizzati come divisori che diventeranno borse. Scale, impalcature e passerelle sono state noleggiate per L+B e il lighting degli spazi è stato progettato per consumare meno energia possibile.
Ma il Design Plus Award 2024 per l’utilizzo minimo di materiale è andato allo stand di Midgard, risolto con il pavimento “nudo” ed espositori di carta e legno 100% riciclabili.
Atmosfera Mag at Light + Building 2024
Atmosfera Mag è presente a Light + Building 2024 ogni giorno con aggiornamenti live dalla fiera di Francoforte via Instagram e sito web, con focus sulle maggiori novità e gli eventi più interessanti. Presto online anche un calendario di interviste con addetti al settore, per approfondire tematiche, tendenze e novità del settore dell’illuminazione.