Basilea, con le sue strade storiche, i fiumi sinuosi e la sua luce dorata e calda, è una città intrinsecamente legata all’arte e all’architettura. Il suo skyline è un continuo dialogo tra passato e futuro, punteggiato da capolavori contemporanei e storici. Negli ultimi tre decenni, la città ha visto sorgere edifici iconici come il Museo Tinguely di Mario Botta, la Fondation Beyeler di Renzo Piano e lo Schaulager di Herzog & de Meuron.
In questo contesto, lo studio di architettura Buchner Bründler, fondato nel 1997 da Daniel Buchner e Andreas Bründler, si distingue per la capacità di creare architetture che sfidano le convenzioni formali. Un approccio che predilige l’atmosfera sulla forma, un attento dialogo con il contesto ambientale e un’attenzione alla luce e alla struttura sono caratteristiche tipiche che rendono speciali i loro progetti.
È grazie a loro che nel distretto Dreispitz, zona sud della città, un edificio industriale per la produzione di champagne diventa la nuova Kunsthaus Baselland, un nuovo punto di riferimento interamente dedicato all‘arte contemporanea.
Le Torri Faro dello Studio Buchner Bründler
Già dalla fermata del tram Freilager, si possono già scorgere i prismi triangolari distintivi del progetto dello studio svizzero, tre torri faro, alte 25 metri che sembrano danzare sopra l’antistante piazza. Il progetto di Buchner Bründler, selezionato nella primavera del 2015 per la sua alta funzionalità, offre spazi espositivi flessibili e ben illuminati.
L’edificio presenta un ampio foyer adattabile a diverse funzioni grazie a una lunga parete scorrevole. Accanto si trova l’area reception, che funge anche da bar, completamente realizzata in legno, così come la piccola biblioteca concepita come un unico grande scaffale. La struttura ha visto il restauro della parte portante in acciaio e delle tettoie in pietra arenaria calcarea.
Ai piani successivi, le gallerie espositive, ben proporzionate, si affacciano su entrambi i lati della navata centrale, dove si ergono le imponenti torri di cemento a vista. Queste soluzioni architettoniche non solo promuovono un’esperienza espositiva unica ma offrono anche una interazione suggestiva tra visitatore e arte contemporanea, grazie anche alla luce naturale che entra dalle porte e finestre in vetro e dai grandi lucernari nelle tre torri faro.
Il ruolo fondamentale della Luce
La luce gioca un ruolo fondamentale in questo progetto: le grandi finestre, le aperture nelle torri e le strisce luminose a LED sui soffitti creano un’illuminazione dinamica che varia durante il giorno, generando atmosfere e interazioni sempre nuove.
Le Torri Triangolari di Cemento
L’elemento centrale del progetto illuminotecnico della Kunsthaus Baselland sono le tre torri triangolari di cemento che emergono dal tetto inclinato. Queste torri sono progettate per catturare e convogliare la luce naturale all’interno dell’edificio, trasformando quello che era un magazzino buio in uno spazio espositivo luminoso. Questa soluzione non solo riduce la necessità di illuminazione artificiale durante il giorno, ma crea anche un ambiente che varia con il mutare della luce esterna, arricchendo l’esperienza visiva delle opere d’arte esposte.
All’interno, l’illuminazione è ulteriormente integrata con linee di luce che seguono la struttura della vecchia travatura in acciaio, mantenendo un legame visivo con l’uso originale dell’edificio. Questo approccio minimalista all’illuminazione enfatizza l’arte esposta senza sovrastarla, creando un ambiente neutro e flessibile che può adattarsi a diverse mostre e installazioni. Negli ambienti polifunzionali al piano terra l’illuminazione generale diffusa è ottenuta mediante incassati a soffitto con ottiche a diffusione ampia, questa tipologia di illuminazione fornisce una luce omogenea e confortevole, permettendo una buona visibilità degli spazi.
Temperatura colore e resa cromatica
La temperatura colore calda dell’illuminazione e l’indice di resa cromatica elevato creano un’atmosfera accogliente e confortevole, tipica di un ambiente museale, garantendo una riproduzione e visualizzazione fedele dei colori delle opere d’arte. La fluidità spaziale e il delicato progetto illuminotecnico della Kunsthaus Baselland rappresenta una sfida interessante per curatori e artisti. Ogni angolo, ogni parete bianca o grigia, offre opportunità per nuove narrazioni artistiche.
Architettura e luce secondo lo Studio Buchner Bründler
Per Buchner Bründler, la luce non è un mero elemento decorativo, ma una vera e propria materia prima con cui plasmare lo spazio architettonico. L’utilizzo sapiente della luce naturale e artificiale è un elemento distintivo del loro lavoro, che si esprime in progetti di grande impatto spaziale e funzionale. La luce, per Buchner Bründler, diviene un elemento costruttivo, capace di definire volumi, articolare superfici e creare atmosfere.
La scelta dei materiali
L’attenzione per la luce si traduce anche nella scelta dei materiali e dei dettagli costruttivi. Buchner Bründler prediligono l’utilizzo di materiali traslucidi e riflettenti, come il vetro e il metallo, che permettono alla luce di propagarsi nello spazio, creando effetti dinamici e inattesi. L’approccio di Buchner Bründler alla luce si basa su una profonda conoscenza dei fenomeni fisici e percettivi legati all’illuminazione.
Lo studio collabora frequentemente con ingegneri illuminotecnici per sviluppare soluzioni su misura per ogni progetto, garantendo un risultato ottimale in termini di funzionalità, comfort visivo ed estetica.