Ci troviamo nel quartiere San Lorenzo di Roma, all’interno dell’ex-dogana ferroviaria della città in Via dello Scalo San Lorenzo 10. A partire da Luglio 2023 l’Accademia Italiana, prestigiosa istituzione di formazione artistica di livello universitario, ha aperto le porte della sua nuova sede all’interno del complesso edilizio progettato intorno al 1925 dall’arch. Angiolo Mazzoni del Grande.
La massiccia ristrutturazione e la variazione di destinazione d’uso sono supportate dal progetto illuminotecnico di Federico Ognibene.
Recupero storico e innovazione sostenibile
Il progetto di recupero dell’edificio fa parte di un più ampio intervento di riqualificazione dell’intera area della dogana portata avanti grazie alla partnership tra la catena di hotel olandese The Social Hub e Accademia Italiana, con l’obiettivo di ospitare il primo campus dedicato al design in Italia. L’architetto Matteo Fantoni ha seguito la fase di concept del progetto mentre lo Studio Spaini Architetti Associati ed Engeko hanno curato la fase esecutiva dei lavori.
Oltre all’edificio che ospita Accademia Italiana, il progetto di The Social Hub coinvolge una vasta area che nei prossimi anni verrà completamente rigenerata per accogliere un parco pubblico di oltre un ettaro al cui interno sorgeranno residenze per gli studenti, aree comuni aperte alla comunità, spazi per lo sport, coworking, sale meeting, ristoranti e bar.
La progettazione degli interni della nuova sede dell’Accademia è dell’arch. Walter Nicolino di WNA Studio.
Il progetto illuminotecnico per l’Accademia italiana di Roma di Federico Ognibene
Insegnante di lighting design presso la stessa Accademia Italiana nelle sedi di Roma e Firenze, Ognibene è partner tecnico e docente ospite del Master in lighting design dell’Università La Sapienza di Roma.
CEO dell’azienda Veliterna ILM Lighting, progetta da oltre vent’anni soluzioni illuminotecniche sia per il mondo architetturale che per lo spettacolo e la televisione: tra le sue realizzazioni più prestigiose troviamo la Basilica Papale di San Francesco di Assisi, il corridoio affrescato di Andrea Pozzo (progetti lighting dell’ing. Marco Frascarolo), il casino dell’Aurora (progetto lighting dell’arch. Adriano Caputo) passando per le scenografie luminose dei grandi i programmi televisivi della RAI tra cui il Festival di Sanremo, Porta a Porta, e Telethon.
Una luce dinamica a supporto del comfort visivo
L’edificio è stato progettato seguendo criteri green che massimizzano l’efficienza e limitano i consumi energetici del campus e per questo motivo ha ottenuto la prestigiosa certificazione BREEAM. La finalità di questo riconoscimento è quella di promuovere gli edifici con un ridotto impatto ambientale e che offrono un ambiente sano e confortevole per gli occupanti.
La gestione della luce è tra i requisiti più importanti all’interno della valutazione energetica di un progetto “green”, oltre che uno strumento fondamentale per assicurare alti livelli alti di comfort visivo. Per questo motivo Ognibene ha scelto per il suo progetto apparecchi con emissione della luce diretta ed indiretta capaci di regolare il flusso luminoso in funzione dell’apporto di luce naturale. Grazie ad un complesso sistema di sensori di luminosità e di presenza con più 250 canali DALI 2, gestiti da quattro processori digitali che lavorano in sincrono tra loro, l’edificio muta continuamente e autonomamente le condizioni di luce interna.
Durante le attività giornaliere, all’interno delle aule la componente diretta degli apparecchi si combina con la luce naturale generando il confort necessario per un corretto svolgimento del compito visivo, mentre nelle ore serali la componente indiretta interviene ad evitare gli eccessivi contrasti di luminanza che potrebbero essere causa stress visivo.