È appena calato il sipario sul Fuorisalone 2024, un’edizione estremamente ricca di eventi, mostre speciali e spazi temporary in ogni distretto della città. Una settimana in cui la carica creativa di designer e brand da tutto il mondo ha animato Milano, colonizzando palazzi, piazze, location industriali, animando gli showroom con presentazioni di novità di prodotto interessanti tanto quanto quelle degli stand a Rho Fiera.
Le installazioni luminose più impressionanti del Fuorisalone Milano 2024
Al Fuorisalone 2024 l’attenzione di Atmosfera Mag è rimasta puntata sulla luce, sulle installazioni emozionali in cui è protagonista o sui lavori che hanno interagito con il lighting naturale, sulle stanze emozionali in cui l’immateriale diventa materiale e sui lanci “più scenografici” dei maggiori marchi. Ecco la nostra selezione luminosa alla Design Week 2024.
Google, Making sense of Color
Il colosso americano ha presenziato al Fuorisalone 2024 con un’installazione immersiva che gioca sulla sinestesia. Il lavoro, co-creato da Ivy Ross, VP Hardware Design e dallo studio Chromasonic, si intitola Making sense of Color; il nome descrive bene l’esperimento multisensoriale condotto dal team, che associa ad ogni nuance odori, suoni e sensazioni tattili. Fulcro dell’esposizione una grande stanza con box semi-trasparenti corredati da luci al neon. Una danza sonoro-luminosa veniva attivata dal passaggio degli spettatori in base a un preciso algoritmo, creando sensazioni stranianti e paesaggi cromatico-luminosi sempre differenti.
iGuzzini, Light that Moves Time
È stata firmata da Alfonso Femia / AF Design* l’installazione temporanea che ha colonizzato il cortile dello spazio milanese di iGuzzini, un magnifico palazzo ottocentesco del Piermarini in zona Brera. The Primitive Hut era forma arcaica a tronco di cono, una sorta di rifugio essenziale con oculo al centro per lasciare entrare la luce del sole. All’interno dell’installazione, il mood ancestrale dell’essenziale architettura faceva da contrappunto ai nuovi prodotti: il binario Filorail, il più sottile esistente al mondo, e il proiettore Newfo, omaggio formale al primo proiettore architetturale del brand creato nel 1977.
Flos at Palazzo Visconti
C’è uno scatto di Maria Mulas del 1988 che immortala un gruppo di persone – architetti, designer, critici d’arte, giornalisti – all’interno di Palazzo Visconti a Milano; i visitatori erano lì per la presentazione delle nuove collezioni di Flos, tra cui la prima lampada creata dal primo progettista internazionale per il brand, l’eclettico Philippe Starck. Per il Fuorisalone 2024 il marchio ha scelto di ricreare quella magica atmosfera per il debutto delle sue inedite famiglie di lampade e per la celebrazione di importanti pezzi, su tutti la famiglia IC di Michael Anastassiades che compie 10 anni.
Habits, Cosmo
Progettata da Selma Antonellini – Habits Design, Cosmo e una lampada che apprende e restituisce scenari luminosi. In linea con la ricerca dello studio, da sempre concentrata sui risvolti del mondo digitale nella vita quotidiana, la sospensione è in grado di apprendere le caratteristiche della sorgente luminosa che gli viene posta sotto, rilevandone l’intensità, il colore, il movimento, restituendo l’effetto all’ambiente e creando scenari di luce dinamica.
Si può quindi riprodurre la luce di una candela, o anche la particolare luminosità di un video riprodotto con il telefonino, magari quello di uno splendido tramonto. La forma si ispira a quella della rappresentazione dei buchi neri e, come quelli, cattura la luce e la restituisce all’ambiente, in maniera nuova e assolutamente sorprendente.
Wonderglass, Contrasto
Due opere a confronto, diverse nel linguaggio, nella forma e nel significato, ma ugualmente affascinanti. Le lampade da tavolo di nendo Dusk, che ricreano il movimento solare dall’alba al tramonto, e le sospensioni di Formafantasma Graft in vetro soffiato e colato erano esposte nel salone affrescato al piano terra dell’Istituto dei Ciechi a Milano. A cura di WonderGlass.
Ingo Maurer, Flowair
Grandi fiori gonfiabili che si muovono al vento come nei campi, che di sera si animavano con giochi di luce policromi. Questa l’essenza di Flowair, il lavoro di Ingo Maurer nel cortile di Base Milano.
Nemo e Davide Groppi: nuovi showroom
Tra le aperture della Design Week segnaliamo il nuovo showroom di Davide Groppi in via Manzoni. Oltre 200 metri quadrati, distribuiti su due livelli e progettati in collaborazione con lo studio 967arch, sono la nuova casa milanese del brand piacentino. Gli spazi essenziali, creati per sottrazione, lasciano parlare i prodotti; al calar del sole, bellissima la vista della grande sospensione Moon dalle vetrine su strada.
Un mood diverso caratterizza lo showroom di Nemo, in corso Monforte. Il concept di Giuliano Andrea Dell’Uva stupisce soprattutto all’ingresso, dove smalti verdi di varie tonalità lavorati a mano su terracotta dagli abili artigiani vietresi definiscono le prospettive architettoniche e fungono da espositori.
Elica, Straordinaria
Il caldo e il freddo che si incontrano, le correnti d’aria, giochi visivi e sonori che riempiono il cortile di Palazzo Isimbardi, interagendo anche con la luce naturale. Il lavoro dei giapponesi di We+ per Elica e Fondazione Ermanno Casoli è stato lo spot più fotografato della Design Week 2024.
Anni luce. Arredoluce 100 lampade
Continua fino al 12 maggio 2024 la mostra curata da Anty Pansera e dedicata all’azienda di design di illuminazione Arredoluce negli spazi di FRAGILE, galleria di design storico e contemporaneo. L’esposizione racconta attraverso le lampade esposte – da terra, da tavolo, da soffitto, da parete – la storia di un’“impresa” ancora troppo poco nota, quella di Angelo Lelii, fondatore di Arredoluce: un’avventura lunga tre decenni, che rientra a pieno titolo nella “storia” del Made in Italy e dei suoi pionieristici imprenditori.
Ilti Luce con Massimiliano Locatelli
All’interno del cantiere dello storico edificio in via Senato 13, Massimiliano Locatelli ha scelto le D-Construction Lamps di ILTI Luce per illuminare le sue ultime Editions. Interessante l’incontro tra il Lighting tecnico e quello d’autore, ma anche la possibilità di entrare in uno spazio in progress.