Tipologia tra le più amate perché consente di risolvere l’illuminazione di ogni stanza con facilità, le piantane hanno anche un altro grande vantaggio, quello di essere facilmente ricollocate in caso di nuova disposizione dei mobili o di ristrutturazione più radicale. Perfette come lampada da lettura o come supporto per la luce d’ambiente, nella tipologia ad arco sostituiscono il punto luce centrale – generalmente occupato dal lampadario – con semplicità.
Le nuove lampade da terra sono un interessante mix di innovazione tecnologica e rilettura delle forme classiche – dai paralumi a cappello al mood seventies –, ma stupiscono anche con forme inedite che le rendono veri e propri oggetti decorativi anche quando non in uso.
Piantane new classic
Colpisce dritto al cuore la nuova MS Series di Fritz Hansen, una linea di lampade (anche da terra) che si inserisce alla perfezione nel catalogo “nordico” del brand, Il paralume e la struttura in metallo ricordano i lumi di Arne Jacobsen, ma le proporzioni slanciate le rendono particolarmente moderne.
Con Angelo Stone, il visionario Philippe Starck invece decostruisce per Kartell il canonico sistema lampadina-paralume, posizionando la sorgente LED sotto il cappello che si trasforma in un rifrattore. Nuove proporzioni infine per Dama di Vibia che stupisce con un paralume ridotto che sembra fluttuare nel vuoto.
Lampade da terra ad arco
Sulla cresta dell’onda dal 2006, la celeberrima “Twiggy” di Foscarini è stata presentata in nuove tonalità e finiture in legno, come l’elegante Burgundy e il diffusore in legno Rosewood. Presentata nella inedita versione XL la storica “Bul-Bo” firmata da Gabetti Isola ed editata da Axolight, sempre attuale e dal carattere dissacrante.
Piantane come sculture
Non si esaurisce la vena poetica di Ingo Maurer. Il team di designer interno porta avanti la vision del fondatore e propone “Nuunu”, una lampada da terra con sorgente luminosa nella base ed elementi alti in carta placcata oro che aumentano i riflessi. Decisamente più essenziale Trilix di Mario Cucinella per Artemide, piantana modernissima con struttura che nasce dall’incrocio di tre elementi metallici a sostenere un anello LED. Allure decò infine per Ebe di Masiero, con base in onice e paralume in filo metallico intrecciato.
1. Atrax - Zava
Pensata soprattutto per l’uso in ambienti contract ma perfetta anche in casa, reinterpreta in chiave contemporanea le piantane Anni ’70 con diffusori a sfera. Il tocco moderno è dato dal colore, come la punta di giallo limone inserita a catalogo, e dall’incastro leggermente asimmetrico tra le parti. Design di Bellucci Mazzone Progetti.
2. Bul-Bo XL - Axolight
Disegnata dallo Studio Gabetti Isola all’inizio degli Anni ’70 per il centro residenziale Olivetti a Ivrea (Torino), questa lampada è stata rimessa in produzione nel 2021 dal brand veneto. All’originale versione da tavolo, in collaborazione con Lodovico Gabetti e Fabrizio Pellegrino, “Bul-Bo” è stata declinata in versione maxi da terra. L’originale disegno, che rappresenta la “ribellione agli schemi” del periodo, rimane invariato, ma sono stati aggiunti accorgimenti illuminotecnici che migliorano il comfort visivo, come l’inserimento di uno snodo orientabile che consente di volgere la luce nella direzione desiderata e l’utilizzo di una fonte LED.
3. MS Series - Fritz Hansen
«Le MS LAMPS racchiudono la loro funzione in un linguaggio di design minimalista che bilancia armoniosamente il rigore con le curve morbide. Funzionalmente e visivamente, la serie si inscrive nella tradizione dello storico marchio e, allo stesso tempo, possiede un’allure contemporanea» afferma l’architetto danese Mette Schelde parlando delle sue nuove creazioni. Della serie fa parte anche la soluzione a terra, dimmerabile e adattabile in altezza e orientamento. Realizzata in acciaio, è disponibile in versione spazzolata o con finitura PVD nera.
4. Trilix - Artemide
Adatta anche per l’outdoor, questa piantana firmata da Mario Cucinella ha una struttura estremamente leggera, quasi un traliccio, composta da tre elementi che si intrecciano. La testa della lampada è un disco piatto con un anello di luce diretta, con emissione controllata verso il basso. Disponibile nella doppia altezza da 180 e 87 cm, nei colori verde e nero.
5. Nuunu - Ingo Maurer
Ispirata da una visione poetica, quella di un albero in autunno con le foglie gialle, questa piantana si compone di una base quadrata di acciaio azzurrato, dove sono collocate tre sfere di cristallo incassate e illuminate dal basso. Tra aste d’acciaio di circa di metri invece reggono tre fogli di carta placcata oro, definendo una lampada-scultura elegante anche da spenta.
6. Atmosphere - Karman
Disegnata da Matteo Ugolini, questa lampada da terra riprende la forma di un filo d’erba con una goccia di rugiada. Il filo di diverse altezze è una barra in fibra di vetro zigrinato verniciato bianco o nero, che poggia su una base circolare in metallo, mentre la goccia è un corpo luminoso sferico in PVC.
7. Ebe - Masiero
La storica manifattura veneziana propone una lampada-gioiello senza tempo, con base in onice. La struttura è in metallo verniciato color cioccolato fondente, il paralume è in rete di maglia metallica di ottone. Design Nicola Gallizia.
8. Dama - Vibia
Ludovica+Roberto Palomba rivedono nelle proporzioni la classica lampada con cappello rendendola visivamente più leggera. La struttura in alluminio delimita il bordo del paralume cilindrico dando la sensazione che fluttui nel vuoto. Spiegano i progettisti: «Abbiamo deciso di osare con un tocco inaspettato utilizzando la carta – un materiale nobile e tattile, quasi fragile e immateriale, che infonde una luce calda». La sorgente Led è inserita in una guaina in silicone per evitare l’abbagliamento.
9. Twiggy - Foscarini
L’icona disegnata da Marc Sadler nel 2006 si rinnova quest’anno con un’inedita gamma di colori e finiture. Ideale per illuminare un grande tavolo o un soggiorno senza il vincolo del punto luce a centro stanza, Twiggy è ora declinata in un’intensa tonalità Burgundy e in una versione in cui lo stelo flessibile in fibra di carbonio si combina con un diffusore in legno dallo spessore incredibilmente sottile in essenza Rosewood (in foto) con venature molto evidenti.
10. Angelo Stone - Kartell
Questa piantana di Philippe Starck inverte il classico schema lampadina / paralume: la fonte non è dall’alto ma è risolta con un Led posizionato sullo stelo che illumina il cappello, dal quale partono giochi di riflessi di lenti. Disponibile in tre finiture: champagne, rame e titanio.