Nuovo progetto illuminotecnico per Corte Spinosa, il complesso del ‘500 appartenuto ai Gonzaga 

Il progetto illuminotecnico di Corte Spinosa, parte di un lavoro di riqualificazione, dona nuova vita all'architettura e alla storia di questo complesso agricolo nei dintorni di Mantova. Le soluzioni a incasso utilizzate sono di Francesconi Architectural Light.

Newsletter

NEWSLETTER

Resta in
contatto

Diventa una parte vitale della nostra community: iscriviti alla Newsletter ATMOSFERA.

Registrati

Leggi anche

Highlights

Corte Spinosa, antica corte agricola situata nelle terre mantovane e in origine parte dei possedimenti dei Gonzaga, è fresca di un nuovo progetto illuminotecnico firmato dal lighting designer Giovanni Vezzani, dello studio Architetturaluce, che ha scelto i prodotti ad incasso di Francesconi Architectural Light. Parte di un lavoro di riqualificazione dell’intero complesso realizzato dagli architetti Luca Giovannoni e Riccardo Forcellini, il progetto illuminotecnico incontra i desideri dell’attuale proprietà, che ha destinato Corte Spinosa a residenza privata.

In questo contesto di antica bellezza e importanza storica, Corte Spinosa rivive sotto i riflettori di una luce sapiente, performante e calibrata con soluzioni luminose inserite ad hoc: «Prodotti di ridottissime dimensioni ma con Led ad alta efficienza e temperatura di colore appropriate hanno portato a illuminare ogni singolo elemento architettonico, creando un’alternanza di chiaroscuri che permette di leggere la tridimensionalità dell’edificio ma nel quale ogni parte è chiaramente identificata» hanno dichiarato al termine dell’installazione architetti Giovannoni e Forcellini. 

Le radici storiche di Corte Spinosa a Mantova

La storia di Corte Spinosa inizia nel XVI secolo, quando un primo nucleo nasce per volere del duca di Mantova su disegno di Giulio Romano. Le terre di Mantova ospitano numerosi edifici legati alla nobiltà lombarda e alla famiglia Gonzaga e, in questo contesto, Corte Spinosa si distingue per l’architettura tipica e ricorrente di queste strutture: un insieme di costruzioni adibite all’agricoltura e case coloniche disposte attorno a un’area centrale circondata da campi, filari di pioppi e fossati. 

L’attuale configurazione di Corte Spinosa è quella settecentesca, rimasta inalterata nella struttura e nella predisposizione spaziale: una serie di corpi di fabbrica affacciati su un’ampia corte centrale. Questi edifici agricoli avevano un duplice scopo, abitativo e produttivo; erano infatti utilizzati sia come residenze private delle famiglie di contadini e lavoratori che come magazzini per lo stoccaggio e produzione di cibo, essendo dotati di stalle, fienili e forni. La struttura ha subito un ampliamento nei primi anni dell’Ottocento con la costruzione di ulteriori fabbricati rurali contrassegnati dai relativi stemmi. 

Il progetto illuminotecnico di Corte Spinosa

La nuova proposta illuminotecnica per Corte Spinosa, firmata dal lighting designer Giovanni Vezzani dello studio Architetturaluce, nasce da un confronto preliminare con la committenza e i progettisti, gli architetti Luca Giovannoni e Riccardo Forcellini, con lo scopo comune di dare nuova vitalità, attraverso la luce, ad un luogo antico dall’elevato significato architettonico e storico

«Ci hanno chiesto di esaltare il fascino delle architetture e allo stesso tempo di accarezzare con una luce morbida il perimetro e la corte interna. La proposta è risultata molto semplice in quanto si poteva agire solamente da terra con apparecchi incassati» dichiara il designer Vezzani parlando dell’approccio progettuale individuato per Corte Spinosa.

Le soluzioni illuminotecniche 

«La luce deve essere rispettosa soprattutto quando si tratta di gioielli della storia come Corte Spinosa, che il tempo e la cura dei proprietari hanno saputo preservare»  ha dichiarato Giovanni Vezzani introducendo la scelta dei prodotti ad incasso Francesconi Architectural Light: Miniround, Miniflea e Maxiflea C. 

Le tre soluzioni sono caratterizzate da ridotte dimensioni, sorgente Led ad alta efficienza e temperatura di colore appropriate per illuminare i singoli elementi architettonici e disegnare con una luce ben calibrata la tridimensionalità di un complesso storico di grande prestigio. «Abbiamo operato sul campo facendo prove in notturna e il brand ci ha permesso di esaurire con sole tre tipologie di apparecchi, ogni aspetto illuminotecnico».

La facciata principale è stata illuminata dagli incassi a pavimento Miniround, dotati di ottica wall-washer e ideali per garantire una distribuzione luminosa verticale uniforme e senza imperfezioni.

La soluzione a pavimento Miniflea, con ottica 10°, è stata scelta per gli interni sia del porticato che del colonnato con una luce a fascio stretto e calibrato per esaltare gli steli delle colonne e i relativi capitelli.  L’esterno di Corte Spinosa, relativamente ai camminamenti e ai vialetti, è illuminato da apparecchi ad incasso Maxiflea C che producono una luce in radenza sia decorativa che funzionale così da valorizzare la texture e la porosità della pietra utilizzata nei percorsi.

Read also..

Lumo_by_YOD_ph_Anhelovskyi_04
YOD Group, progettare la luce per l'ospitalità
Specializzato in progetti per l’ospitalità, YOD Group adotta un metodo unico in cui ogni proposta nasce da uno studio del contesto culturale, storico ed...
Read Article
00Flos_Snoopy APERTURA
8 Lampade di marmo, quando dalla pietra nasce la luce
Come piccole sculture domestiche, le lampade di marmo esaltano la bellezza della pietra e sono bellissime anche da spente
Read Article