In ambito domestico e commerciale non sempre le ristrutturazioni sono dettate da necessità strutturali: a volte le motivazioni che spingono a rinnovare sono estetiche più che funzionali, come ad esempio il bisogno di svecchiare l’aspetto di un ambiente. Ma su un arredo o un design di cui non si è soddisfatti a volte intervenire con un progetto di cura e revisione dell’illuminazione permette di evitare o rimandare ristrutturazioni più impegnative.
Per capire come il lighting design può venire incontro alle proprie necessità bisogna innanzitutto individuare i principali difetti che caratterizzano l’ambiente da rinnovare: potrebbe trattarsi di un’atmosfera troppo cupa o troppo accesa, l’impressione di uno spazio troppo ristretto o di troppo spazio vuoto, oppure il bisogno di adattare il design a uno stile ben preciso.
Una delle ragioni che di solito portano al desiderio di dare una rinfrescata all’arredamento di una stanza è l’atmosfera che questa evoca. Tuttavia è proprio sfruttando una luce diversa che si può ottenere il rinnovamento che si desidera. A volte basta scegliere lampadine con una temperatura colore diversa per cambiare drasticamente l’ambiente, rendendolo più freddo o più accogliente.
Spesso gli ambienti più problematici sono quelli che svolgono più di una funzione, e che necessitano di mood diversi durante il corso di una giornata.
La soluzione migliore in questo caso è quella di investire in luci smart, la cui temperatura colore si può cambiare facilmente tramite la rispettiva applicazione. In questo modo una luce neutra, perfetta per cucinare, si può trasformare in una luce calda per vivere il salotto dopo cena, anche se si tratta della stessa stanza. Le luci smart, poi, oltre alla temperatura, permettono di variare l’intensità luminosa, in modo che risulti più stimolante nelle ore diurne – durante le quali, ad esempio, si è impegnati a lavorare in un angolo studio – e tenue quando nella stessa stanza si cercano calma e relax.
Un altro problema comune – facilmente risolvibile con l’illuminazione – è quello di ovviare all’impressione che una stanza sia troppo piccola, magari perché le pareti e i mobili hanno colori troppo scuri. Prima di intervenire sulla muratura si può valutare l’installazione di luci che riflettono molta luce sulle pareti, come per esempio lampadari ideati per illuminare in direzioni multiple, che possono dare l’impressione di una stanza più spaziosa. Inoltre luci dirette verso le pareti, come quelle dei faretti per luce d’accento — magari puntate verso quadri appesi sulle pareti stesse —, sono capaci di far apparire più tenui le tinte molto scure. Importante è anche sfruttare ceramiche e superfici riflettenti, facendo sì che risultino il più possibile illuminate (anche se non direttamente), così che possano riflettere luce e contribuire a rendere la stanza ancora più ampia.
Se invece quello che si vuole ottenere è un aspetto nuovo e allineato ai nuovi trend di design, la scelta di nuove lampade e lampadari può rinnovare l’aspetto di una stanza senza una sostituzione completa dell’arredo. L’ideale quindi sono lampadari appariscenti che attirino l’attenzione, per dimensione o per forma, capaci con la loro sola presenza di cambiare completamente le sembianze di una stanza: gli accessori per l’illuminazione infatti sono spesso sottovalutati, ma possono rappresentare dei veri e propri elementi decorativi.
Un’altra possibilità è quella di investire in un solo elemento d’arredo fondamentale per la stanza, come un divano, una credenza, oppure un tavolo, scegliendolo in linea con lo stile che si desidera enfatizzare, per poi installare un’illuminazione diretta nella posizione del nuovo oggetto di design, in modo da esaltarlo.
Al contrario, il problema di un ambiente potrebbe essere rappresentato dall’accostamento di troppi elementi audaci che conferiscono alla stanza un aspetto confuso: in questo caso potrebbe essere proprio l’illuminazione a contribuire a un’apparenza più discreta ed elegante. Lampadari o altri accessori per l’illuminazione vistosi in questo caso andrebbero sostituiti con strisce led ben più discrete, da nascondere dietro rilievi dell’arredamento o dell’architettura.
In alternativa è consigliabile optare per faretti a incasso: in questo modo anche giochi di luce troppo azzardati verrebbero sostituiti da un’illuminazione più omogenea.
A volte, invece, l’impressione è che elementi di design sui quali si è già investito non siano abbastanza esaltati dall’ambiente circostante, perdendo di forza espressiva.
In questo caso potrebbe essere un problema dettato dai LED che si sono scelti, i quali incidono sull’indice di resa cromatica. Scegliere LED con un indice di resa cromatica (CRI) elevato migliorerà la percezione dei colori e delle texture, rendendola più fedele all’originale.
Veniamo poi a una delle modifiche più sottovalutate, che però può fare davvero la differenza nel rendere un appartamento ancora più accogliente e funzionale: ripensare la posizione e il quantitativo di interruttori. L’ideale sarebbe installarli nei punti nevralgici di passaggio e in quelli in cui si desidera la comodità di regolare la luce da posizione sedute o sdraiate. Oltre a evitare di andare avanti e indietro in una o più stanze per accendere e spegnere luci, interruttori facilmente raggiungibili daranno una sensazione di comfort a chi vivrà quell’ambiente anche solo per brevi periodi.
Infine quando una ristrutturazione degli spazi si rivela comunque necessaria, bisogna considerare che risultati migliori si ottengono sfruttando l’occasione per ripensare anche l’illuminazione: i lavori di ristrutturazione infatti rappresentano l’occasione perfetta per creare controsoffitti e installare faretti da incasso, aprire nicchie illuminate, portare i cavi in nuove zone del soffitto (per esempio per adeguarla all’installazione di lampade a sospensione per il tavolo da pranzo), installare luci apposite all’interno della doccia, oppure ancora per investire in sistemi di illuminazione ad alta efficienza o integrare soluzioni smart di ultima generazione.