ATMOSFERA Mag al Fuorisalone con LUMEN per parlare di luce, AI e creatività

L'appuntamento è per il 10 aprile a Milano. ATMOSFERA Mag e A.A.G. Stucchi in collaborazione con Futureberry mettono in scena LUMEN, un evento dedicato alla luce e alle sue interazioni con l’intelligenza artificiale, il design e la socialità.

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Highlights

Uno spazio di incontro, sperimentazione e confronto sulla luce e sulle sue infinite potenzialità legate alla progettazione, alla comunicazione, all’arte e alla libera espressione, con un occhio attento alle possibilità offerte dall’AI. Si chiama LUMEN ed è il primo evento live di ATMOSFERA Mag e A.A.G. Stucchi in collaborazione con Futureberry società di consulenza milanese specializzata in trasformazione aziendale.

L’appuntamento è per il 10 aprile allo Spazio Vivaio 8, in pieno Porta Venezia Design District, uno dei circuiti più vibranti di tutto il Fuorisalone. In agenda un panel di talk, workshop e la quarta edizione di “AI Creative Hackathon”, format sperimentale di Futureberry, che pone al centro i nuovi processi creativi e generativi abilitati dall’AI.

LUMEN, l’appuntamento Fuorisalone per chi ama la luce

LUMEN è un evento dedicato a professionisti, creativi e appassionati, che offre uno spazio per riflettere e sperimentare le nuove frontiere dell’illuminazione tra AI, design, innovazione tecnologica, sociologia e ricerca. Un luogo di incontro e confronto, e un’occasione per partecipare agli interventi di artisti, designer, professori, progettisti, esperti che si occupano della luce da punti di vista diversi. 

Le registrazioni sono aperte attraverso questo link.

LUMEN / Community Talks

Quattro talk tematici con professionisti dell’industria, ricercatori e creativi guideranno il dialogo su come AI e tecnologie digitali stanno impattando nel modo in cui concepiamo i paradigmi dell’illuminazione, e in particolare il mondo della creatività legata al design e alla progettazione.
Un dibattito aperto sul presente e sul futuro, che riguarda etica, ricerca e pone nuovi interrogativi sui prossimi possibili scenari.

Il programma:

14:30 — 15:00
BY TRIAL AND ERROR

 
RICCARDO FRANCO LOIRI
VISUAL ARTIST @ HIGH FILES

Le intelligenze artificiali stanno ridefinendo l’arte, i prodotti multimediali e i processi creativi. In questa transizione è essenziale affrontare i bias dei modelli e gli errori che possono commettere, il ruolo maieutico dell’autore e quello politico dell’arte generata per diventare progettisti e utenti consapevoli.

18:00 — 19:00 
ARCHITETTURE DIGITALI PER UTENTI POSTUMANI

 
MARCO FRASCAROLO
LIGHTING DESIGNER, COORDINATORE MASTER LIGHTING DESIGN @ UNIVERSITÀ SAPIENZA
KAMILIA KARD
ARTIST AND SCHOLAR
MARIA CHIARA LIGUORI
RICERCATRICE IN DIGITAL HUMANITIES E VIRTUAL HERITAGE @ CINECA

Dalla luce nella realtà virtuale agli ambienti del multiverso, il modo di progettare e abitare gli spazi virtuali ha sempre più importanza. Creare ecosistemi accoglienti per noi e per i nostri digital twins significa bilanciare estetica, funzionalità e benessere, ripensando il rapporto tra corpo, tecnologia e ambiente.

19:00 — 20:00
CHI HA PAURA DELL’AI?

FRANCESCO D’ISA
ARTISTA E FILOSOFO
MATTEO SUBET
DESIGN RESEARCHER FOR SUPSI @ MAIND, PHD @ ELISAVA
ANTONELLA AUTUORI
DESIGN RESEARCHER FOR SUPSI@ MAIND, PHD @ RMIT

L’AI non è solo un’imitatrice dello stile umano, ma uno strumento capace di generare estetiche radicalmente nuove, aliene alla nostra sensibilità.

Esplorare questi territori significa ripensare creatività, autorialità ed etica, interrogandosi su come l’intelligenza artificiale possa ridefinire il nostro rapporto con l’arte e l’immaginario.

 

20:00 — 21:00
PROSPETTIVE DI LUCE

 
ARISTIDE STUCCHI
PRESIDENTE @ A.A.G. STUCCHI
TEO SANDIGLIANO
DESIGNER & CURATORE @ ATMOSFERA MAG
RAPPRESENTANTI DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

Dall’integrazione con sistemi intelligenti alla creazione di ambienti adattivi, l’illuminazione sta evolvendo verso scenari sempre più dinamici e interattivi. Con questa evoluzione emergono nuove sfide: l’attenzione alla sostenibilità, l’impatto sul benessere umano e le implicazioni etiche di tecnologie che influenzano la nostra percezione e i nostri ritmi biologici. Un’occasione per riflettere su come progettare la luce del futuro con consapevolezza e responsabilità.

AI Creative Hackathon: che cos’è e come partecipare

Da circa un anno Futureberry cura eventi volti all’esplorazione dei nuovi processi creativi che stanno emergendo con l’introduzione dell’AI. Si inserisce in questo flusso di ricerca la quarta edizione di “AI Creative Hackathon”, che al Fuorisalone – sotto l’ampio cappello di LUMEN – si rivolge a giovani artisti visuali e designer con una competizione sull’uso dell’AI generativa, all’insegna di nuovi linguaggi visivi e modalità di espressione. Si tratta di un’opportunità per sperimentare strumenti e tecniche innovative nell’ambito della luce e ampliare i confini della progettazione visiva e della comunicazione, attraverso un concorso per idee. 

2. AI Creative Hackaton - Sound Edition (Gennaio 2025) by Futureberry - ph. courtesy Futureberry

AI Creative Hackathon: la sfida

La sfida consisterà nella creazione di un artefatto basato sull’intelligenza artificiale, in un formato a scelta dell’artista: una poesia, un’immagine, una landing page o un video, includendo l’uso della luce.

L’intelligenza artificiale dovrà essere un elemento integrante del processo creativo, intervenendo in una o più fasi della realizzazione dell’artefatto (ideazione, brainstorming, esecuzione o qualsiasi altro momento ritenuto necessario dal partecipante).
I partecipanti avranno piena libertà nell’utilizzo di linguaggi di programmazione, strumenti grafici o piattaforme di intelligenza artificiale, come Loudly, Runway, ChatGPT, Midjourney e altri.

Nell’ambito del Fuorisalone 2025, il tema dell’AI Creative Hackathon sarà ispirato a “Connected Worlds”, e verrà illustrato ai partecipanti durante l’evento.

Presentiamo la giuria

A valutare le proposte quattro professionisti con background diversi, ognuno impegnato in un differente ambito creativo.

LORENZA LIGUORI

Lorenza Liguori è una 3D artist e Visual designer italiana che vive a Milano.
Crea universi onirici dove forme indefinite e creature immaginarie prendono vita. Unendo modellazione 3D e intelligenza artificiale, esplora nuove possibilità visive, fondendo colore, materia e forma. Le sue opere evocano un legame tra realtà e fantasia, invitando lo spettatore a immergersi nel suo microcosmo creativo.

ERIKA BAFFICO

Erika Baffico è una designer specializzata in industrial e interior design con un focus sull’illuminazione e il metamerismo, esplorando il rapporto tra luce, colore e percezione umana. Ha lavorato come direttrice artistica per il brand di illuminazione Oikoi e ha collaborato con studi e istituzioni accademiche. Laureata al Politecnico di Milano e con un master alla Domus Academy, dal 2020 gestisce il proprio studio a Milano..

SOFIA PIOMBONI

Sofia è Creative Director, Co-founder di Mine Studio e docente IED, con esperienza specifica nella comunicazione di brand. Specializzata in creative strategy, il suo lavoro è individuare nuovi modi efficaci per valorizzare il racconto di un brand attraverso progetti originali, unici e distintivi. Guida lo sviluppo di brand e progetti ambiziosi e creativi, tra cui Atmosfera, curato con passione e dedizione da Mine Studio.

PIETRO VINCENTI

Pietro Vincenti è un creativo che lavora tra grafica, fotografia analogica e intelligenza artificiale, esplorando il rapporto tra tecnologia e sperimentazione visiva. Ha partecipato al primo hackathon e vinto il secondo, esperienze che hanno contribuito alla sua ricerca su nuove forme espressive. Il suo lavoro si muove tra opposti, combinando strumenti tradizionali e digitali per sviluppare progetti che superano i confini convenzionali della creatività.

Criteri di valutazione

Capacità di generare l’artefatto e qualità tecnica dell’output

Pertinenza dell’artefatto rispetto al tema proposto

Modalità di utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle diverse fasi del processo creativo

Originalità e distintività del concept dell’artefatto

Montepremi totale: 3500 euro. 

Il vincitore del primo posto si aggiudica 2000 euro, il secondo 1000 euro e il terzo 500 euro.

Partecipa ora: consulta il regolamento completo e tutte le informazioni sulla pagina di registrazione a questo link.

LUMEN / Workshop: Kinetic Lights

Come trasformare il movimento del corpo in un paesaggio visivo e sonoro, in tempo reale? Come mettere in dialogo AI, motion tracking, suono e luci cinetiche?

Questo laboratorio guidato da Nima Gazestani e Jack Sapienza offre a performer, artisti e designer l’opportunità di sperimentare i linguaggi dell’arte contemporanea attraverso l’uso strumenti digitali avanzati.

Vi ricordiamo di portare il vostro pc portatile, ben carico (le spine per caricare saranno presenti ma non assicuriamo la possibilità di ricaricare i pc).

Il workshop sarà tenuto in lingua italiana.

Solo 30 posti disponibili.
Registrati gratuitamente da questo link.

Gli istruttori

Kinetic Lights sarà guidato da due figure di spicco nel campo della ricerca creativa e della sperimentazione interattiva: Nima Gazestani, Interaction Designer, Creative Technologist e docente universitario, e Jack Sapienza, Sound Designer, produttore musicale e co-fondatore di RKH Studio.

AI, luci interattive e sound design: un ecosistema immersivo al Fuorisalone 2025

Durante le due ore del workshop, i partecipanti verranno introdotti a un sistema integrato che unisce:

per la manipolazione visuale e la gestione dei flussi dati

per il sound design e la sincronizzazione audio-luci

per il tracciamento del corpo e l’acquisizione delle silhouette

per la generazione in tempo reale di immagini AI

per una resa dinamica e reattiva dell’ambiente

Grazie a questo setup, sarà possibile osservare come ogni movimento influenzi in tempo reale immagini, suoni e luci, creando un ambiente in continua evoluzione: un vero e proprio organismo sensibile, in cui la persona diventa parte attiva della narrazione visiva e sonora.

Dalla teoria alla pratica: un’esperienza immersiva e sperimentale

I partecipanti potranno interagire direttamente con il sistema, testare i parametri in tempo reale, modificare i comportamenti delle luci e scoprire come integrare AI, tracking e suono in un unico flusso creativo.

Il workshop alternerà momenti di spiegazione, sessioni pratiche e confronto diretto con i due professionisti, aprendo spunti su future applicazioni in ambito performativo, installativo, museale o musicale.

Kinetic Lights è il primo contenuto Binaries, una sezione speciale di Atmosfera Magazine dedicata allo sviluppo di sinergie nel il mondo dei professionisti del lighting design.
Uno spazio di crescita professionale per la community, che tramite talk, workshop e contenuti dedicati indaga i temi più contemporanei di tutte le professioni connesse al mondo della luce, ricercando strumenti e insight di valore.

Per maggiori informazioni:
hello@futureberry.com / redazione@atmosferamag.it

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