Andrea Anastasio è un designer e artista contemporaneo che coniuga tradizioni ed esperienze diverse, ponendo al centro dei suoi progetti la dimensione umana e spirituale. Appassionato e studioso di filosofie orientali, esplora il fenomeno della luce come un elemento capace di trasformare e comunicare significati profondi.
La luce diventa il fulcro della sua ricerca artistica, un tema centrale che lo accompagna in ogni suo progetto. Si sofferma sull’importanza delle forme luminose meno intense, quelle che si manifestano attraverso trasparenze e riflessi evocativi. La sua formazione umanistica gli ha consentito di approfondire temi ricorrenti nelle tradizioni culturali, nelle narrazioni spirituali e mitologiche. Anastasio indaga così il legame tra luce e calore, dove essa è vista non solo come illuminazione, ma come un elemento vitale.
Riflette su come la nostra connessione con la luce derivi da rituali antichi, come quelli legati al fuoco, e su come gesti quotidiani come accendere una lampada siano intrisi di significato. La luce, legata al calore, per Anastasio ha sempre influenzato la nostra percezione del tempo e dello spazio, creando una connessione tra il mondo visibile e quello invisibile. Le sue opere si inseriscono in questo spazio indefinito, dove l’illuminazione ha assunto nuovi significati e la luce elettrica diventa un simbolo e una guida spirituale.
Le lampade per Artemide e Foscarini
Tra i suoi progetti più significativi, possiamo ricordare la collezione Milano-Venezia per Artemide, che ha segnato l’inizio di una ricerca ludica sulla luce, esplorando il suo potere di evocare emozioni e narrazioni.
In questa collezione – cui appartiene la lampada da terra Giocasta – la luce viene interpretata attraverso il gioco cromatico e la forma organica del vetro, esprimendo un senso di meraviglia e gioia.
Sono di produzione anche i modelli Fregio e Intervallo, presentati a Euroluce 2023 con Foscarini, un esempio perfetto di come Anastasio sappia mescolare arte, classicità e luce. Queste lampade, ispirate a un fregio ceramico, sfruttano la luce radente per definire i volumi della loro forma, creando un dialogo tra il giorno e la notte. La ceramica, scelta per la sua ricchezza narrativa, rappresenta un legame con tradizioni millenarie, rivelando la bellezza di materiali che, da sempre, sono stati utilizzati per l’illuminazione.
Recentemente, Andrea Anastasio ha intrapreso un progetto in collaborazione con comunità del Sud dell’India, dove sta esplorando il Teatro delle ombre e creando sculture luminose in pelle di capra e bufalo. Queste opere rappresentano un ponte tra culture e tecniche artigianali, mettendo in risalto il potere narrativo della luce.
Una visione lucida
Attraverso la sua ricerca, Anastasio ci invita a riscoprire il potere trasformativo di luce, calore e memoria nella nostra vita quotidiana. Le sue opere, lungi dall’essere semplici oggetti, diventano strumenti di una riflessione profonda sul nostro rapporto con il fenomeno luminoso, incoraggiandoci a esplorarne ogni sfumatura e a riconoscerne l’impatto sulle nostre vite e sull’ambiente. Proprio questo approccio lo consacra come una delle figure più affascinanti e rilevanti del nostro tempo.