Imprescindibile supporto per il lavoro, che sia domestico o in ufficio, le lampade da scrivania aiutano a mantenere la concentrazione e a diminuire l’affaticamento oculare. Fondamentali per una corretta illuminazione, coadiuvano il lighting ambientale con un flusso puntuale, da accendere all’occorrenza. Ma tutto deve partire da un corretto posizionamento della scrivania, meglio se parallela alla sorgente di luce naturale (finestra) per evitare l’abbagliamento o di fare ombra con il proprio corpo.
Guida alla scelta della lampada da scrivania ideale
Se lo stile è solo una questione di gusto personale, le performance sono un criterio oggettivo per scegliere una buona lampada da scrivania. Un prodotto performante deve essere dimmerabile e orientabile, con un braccio regolabile in altezza, per direzionare la luce dove serve ed evitare fastidiosi riflessi sullo schermo del computer. La sorgente, ovviamente Led, è bene che abbia un indice di resa cromatica abbastanza alto e una temperatura colore da neutra a fredda, tipologia di luce consigliata per favorire la concentrazione e aumentare le performance (la luce calda invece coadiuva il rilassamento).
Innovazione e tecnologia nelle lampade da scrivania
La formazione da ingegnere di Richard Sapper è evidente nelle sue lampade da scrivania, l’iconica Tizio di Artemide con sistema di contrappesi così perfetto da essere a catalogo da oltre 50 anni, e Halley di Stilnovo, rimessa in produzione nel 2023. Disegnata nel 2011 dal duo Rizzatto – Meda e diventata un instant classic, Otto Watt di Luceplan ha tutte le prestazioni di un perfetto lume da tavolo.
Icone del Design: le lampade da scrivania più amate
Incontrastata regina delle lampade da scrivania è l’Anglepoise 1227, nata nel 1935 e mascotte di una casa di produzione cinematografica (oltre che di tutti gli architetti!) per via del suo sistema a molle e del suo aspetto vagamente antropomorfo. Celeberrima anche una sua derivazione, la Tolomeo di Artemide, oggi icona pop perché proposta in decine di colori, comprese le tinte fluo per chi ama osare. Infine, tra le lampade da scrivania di design più conosciute impossibile non citare la AJ. Originariamente disegnata da Arne Jacobsen per un hotel di Copenhagen nel 1957, è diventata parte fondante del catalogo Louis Poulsen con il suo paralume leggermente asimmetrico, davvero inconfondibile.
1. Tizio - Artemide
Forse la più iconica delle lampade da scrivania, venne disegnata da Richard Sapper nel 1972 e ancora oggi è considerata un piccolo grande capolavoro di ingegneria. Composta da oltre 100 pezzi, ha una struttura a due bracci in metallo rinforzato con fibra di vetro; grazie a una serie di contrappesi, la lampada può essere fissata in differenti posizioni e altezze. Le parti sono fissate a pressione, senza l’uso di viti; in caso di caduta, gli attacchi si staccano senza rompersi e possono essere facilmente rimessi in posizione senza utensili.
2. Kelvin Edge - Flos
L’aspetto futuristico porta la firma di Antonio Citterio, che ha reso questo lume orientabile estremamente leggero. Il corpo è in alluminio verniciato o cromato, con testa, giunti e forcelle pressofusi, e bracci estrusi; la sorgente luminosa LED dimmerabile in tre step, per un perfetto comfort visivo quando si lavora a monitor o si legge.
3. AJ Table - Louis Poulsen
La classica lampada con cappello di Arne Jacobsen, originariamente progettata per il SAS Royal Hotel di Copenhagen nel 1957, appartiene a una famiglia ampia che comprende ogni tipologia di applique alla piantana. Nella versione da tavolo, AJ replica la sua forma inconfondibile e viene proposta in decine di colori, dalle tonalità pastello a quelle più vitaminiche. L’emissione della luce è verso il basso, lo schermo interno – dipinto di bianco per garantire un’illuminazione più diffusa e confortevole – è regolabile.
4. Untitled Mini Spot - NEMO
Sottile eppur efficace, questa lampada da scrivania è un segno pulito ed essenziale, con snodi miniaturizzati che consentono un’estrema versatilità di movimento. Il corpo in alluminio, la base in tecnopolimero, il colore sempre nero. Design Bernhard Osann.
5. Original 1277 - Anglepoise
La sagoma a molla vagamente antropomorfa di questa lampada da scrivania è la stessa che saltella sul logo della celebre casa di produzione cinematografica. Lanciata nel 1935, è un evergreen per la scrivania, oggi disponibile anche in versione mini dalle dimensioni più compatte.
6. Halley - Stilnovo
Ri-editata nel 2023, questa lampada da scrivania di Richard Sapper è un gioco di contrappesi, una struttura orbitale che consente ogni tipo di movimento grazie a sei snodi che ruotano di 360° ciascuno. La sfera funge da riequilibratore dell’intero peso dell’apparecchio, garantendone la stabilità. Disponibile in nero oppure color argento anodizzato.
7. Apex Desk Clip - Hay
La sua caratteristica peculiare è il morsetto con cui si fissa al piano del tavolo o della scrivania. Il suo design pulito, con paralume in acciaio piegato che ricorda la forma di un tetto a capanna, tradisce la sua origine nordeuropea. Sorgente LED non dimmerabile, stelo cromato.
8. Goldman - Flos
Ispirata alle lampade delle biblioteche “di una volta”, ne semplifica l’aspetto e rinnova i materiali con una struttura in alluminio, diffusore esterno in metacrilato trasparente e diffusore LED in policarbonato opalino. Nuovo anche il cuore tecnologico, perché integra una presa USB per la ricarica di device elettronici. Design Ron Gilad.
9. Otto Watt - Luceplan
Rilettura della classica lampada a molla da parte di Paolo Rizzatto e Alberto Meda, ha sorgente LED dimmerabile ruotabile a 360° gradi. È declinata nelle finiture bianco, nero soft-touch e mirror.
10. Tolomeo Micro - Artemide
Ideata da Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina, emblema dell’illuminazione pop con la sua ampia cartella colori, questa lampada per la scrivania con sistema di equilibratura a molle sta bene ovunque, in contesti classici come in ambienti moderni. La base e la struttura a bracci mobili sono in alluminio lucidato; gli snodi e supporti in alluminio brillantato.